L’ANSIA NON FA RIDERE

Articolo della dott.ssa Ginevra R. Cardinaletti

L’ansia ormai è diventata onnipresente nei nostri discorsi: molti si lamentano dell’ansia, usano espressioni come “Mi fai venire l’ansia” o “ansia totale”… e questo non fa altro che minimizzarla, sminuirla, facendone perdere completamente il senso e il peso che può avere nella vita di una persona.

L’ansia in sé è una risposta naturale dell’organismo di fronte a situazioni percepite come minacciose o stressanti. Tuttavia, quando diventa persistente o sproporzionata rispetto alla realtà, può trasformarsi in un vero e proprio disturbo psicologico, fino a diventare invalidante.

Ci sono persone che vivono una vita completamente condizionata dall’ansia, con ripercussioni sulla sfera sociale, lavorativa e personale. È in questi casi che è importante non sottovalutarla, ma riconoscerla e affrontarla.

I pazienti che si rivolgono a me per un disturbo d’ansia spesso si sentono incompresi dalle persone che li circondano. Spesso infatti si stenta a comprendere che sia un problema reale che compromette fortemente la vita di chi ne soffre.

Non riuscire a vivere serenamente i rapporti interpersonali, fare fatica ad addormentarsi, svegliarsi di notte e non riuscire a riprendere sonno, sentirsi nervosi, irritabili, stanchi, avere difficoltà a concentrarsi nello studio o nel lavoro… sono tutte condizioni che impediscono di vivere serenamente la propria quotidianità.

In questo articolo affronterò i principali tipi di ansia e i loro sintomi più comuni, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e promuovere un intervento tempestivo.

Farò anche degli esempi pratici per poter meglio comprendere ciò che accade nella vita di tutti i giorni di chi soffre di un disturbo d’ansia.

Disturbo d’ansia generalizzato (GAD)
Il Disturbo d’Ansia Generalizzato è caratterizzato da una preoccupazione eccessiva e incontrollabile riguardo a vari aspetti della vita quotidiana (lavoro, salute, relazioni, ecc.), che persiste per almeno sei mesi. I sintomi includono:

  • Tensione muscolare
  • Irritabilità
  • Difficoltà di concentrazione
  • Insonnia
  • Stanchezza cronica
  • Preoccupazioni persistenti

Le persone con GAD spesso faticano a “staccare” mentalmente, anche in situazioni in cui non c’è un motivo evidente per preoccuparsi.

Esempio pratico:
Marco ha un lavoro stabile e una buona rete sociale, ma si sente costantemente in ansia. Si preoccupa per tutto: se ha mandato una mail con il tono giusto, se il suo cane potrebbe ammalarsi, se domani pioverà. Anche quando non c’è un problema reale, il suo cervello “non si ferma mai” e questo lo stanca profondamente.

Ansia Sociale
L’ansia sociale si manifesta con un’intensa paura di essere giudicati negativamente dagli altri. Può emergere in situazioni come parlare in pubblico, partecipare a eventi sociali o semplicemente essere osservati.
Questo tipo di ansia può interferire seriamente con la vita personale e lavorativa.
I sintomi più comuni sono:

  • Rossore al volto
  • Sudorazione eccessiva
  • Tachicardia
  • Sensazione di “vuoto mentale”
  • Evitamento delle situazioni sociali

Esempio pratico:
Giulia ha difficoltà a parlare durante le riunioni di lavoro. Solo l’idea di dover intervenire la fa sudare freddo, teme di dire qualcosa di sbagliato o che gli altri pensino che sia incompetente. Lo stesso le accade quando si trova con persone che non conosce: quando sa che dovrà affrontare una cena con sconosciuti, inventa una scusa per non andarci.

Attacchi di panico
Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi e intensi di paura, spesso senza una causa apparente. Possono durare da pochi minuti a mezz’ora e sono accompagnati da sintomi fisici molto forti:

  • Palpitazioni
  • Dolore al petto
  • Sensazione di soffocamento
  • Nausea
  • Paura di impazzire o di morire

Chi sperimenta attacchi di panico ricorrenti può sviluppare un Disturbo da Attacchi di Panico, spesso associato ad evitamento di luoghi o situazioni in cui si teme possa accadere un nuovo episodio.

Esempio pratico:
Luca è al supermercato quando all’improvviso inizia a sentirsi strano: il cuore batte fortissimo, ha il fiato corto, gli gira la testa. Pensa di avere un infarto e corre fuori. Da quel giorno, evita tutti i luoghi affollati per paura che succeda di nuovo.

Quando Chiedere Aiuto
È importante non sottovalutare l’ansia. Se i sintomi interferiscono fortemente con la vita quotidiana, è importante rivolgersi a un professionista.
Ci sono persone che a causa dell’ansia non guidano più l’automobile, non frequentano luoghi affollati, non proseguono gli studi, non fanno richieste al proprio datore di lavoro, non fanno vita sociale. Vivono sempre un passo indietro rispetto alle proprie potenzialità.

Con un percorso di sostegno psicologico si può imparare ad affrontare le situazioni in modo diverso, si possono apprendere esercizi di respirazione e di rilassamento per gestire i momenti di forte ansia e per contrastare l’insonnia, si può apprendere un nuovo modo di gestire le situazione e ritrovare finalmente un po’ di leggerezza.

Chi sta vicino a chi ne soffre può cercare di essere più comprensivo, di mettersi nei suoi panni e non sminuire quello che spesso è vissuto come un problema invalidante.